Via dei Banchi Nuovi (R. V – Ponte) (da via del Banco di Santo Spirito a Piazza dell'Orologio)
La via è così chiamata per la facciata del Banco di S. Spirito, fondato nel 1605, sotto Paolo V (Camillo Borghese - 1605-1621), e passato dal palazzetto Sterbini (in via dei Banchi nuovi n. 30) a quello della Zecca vecchia, nel 1667, sotto Clemente IX (Giulio Rospigliosi - 1667-1669).
Nella casa cinquecentesca al n°3 vi morì, nel 1629, Carlo Maderno che abitò sempre nel Rione Ponte fin da quando, giovinetto, arrivò a Roma nel 1615 andando ad abitare presso un suo compaesano e parente, il capo scalpellino Lione Garogo, che stava in via dell’Agnello (Via scomparsa, vicino alla Chiesa di San Giovanni dei Fiorentini - n. 542 del Nolli).
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